Una delle più strabilianti proprietà del nostro sistema visivo è quella di riuscire a fornirci una rappresentazione tridimensionale del mondo basandosi su immagini bidimensionali come sono quelle che si formano sulla retina.
La percezione della stereopsi, il famoso 3D, avviene a livello del sistema nervoso centrale, in quell’area che unisce le informazioni dei due occhi in ogni istante che guardiamo il mondo.
Questa abilità è l’ultima di una serie di competenze binoculari che si maturano gradualmente nel corso dei primi anni di vita di una bambino. Infatti occorre prima che il cervello riesca a ricevere immagini di pari nitidezza dall’occhio destro e dal sinistro.
Poi è necessario che le due immagini siano abbastanza simili da poter essere sovrapposte, e questo si raggiunge attraverso un corretto allineamento degli occhi. Se si sono sviluppate queste abilità di base il bambino può cominciare ad imparare a vedere il mondo tridimensionale.
Il buco nella mano
Il semplice giochino del tubo di cartone poggiato a fianco del palmo della mano permetto proprio di verificare la presenza di questo stadio intermedio dello sviluppo della visione stereoscopica.
Il tubo limita ciò che vediamo con l’occhio sinistro ad una piccola zona lontana mentre l’occhio destro vede il palmo della mano. Le due immagini sono così differenti che il nostro cervello non le può unire in una immagine concreta, producendo quell’illusione ottica del buco nella mano che tanto diverte i bambini.
Di seguito il video del gioco svolto da Vanessa Hill di BrainCraft
Purtroppo alcune persone non hanno sviluppato questa percezione simultanea stabile e in presenza di alcuni artefatti, com’è questo trucco, non riescono a mantenere attiva la visione con entrambi gli occhi. Succede quindi che vedano solo l’immagine dentro al foro del tubo o solo il palmo della mano.
Se facendo la prova vi accorgete di essere in questa situazione non bisogna comunque allarmarsi.
Alcuni hanno bisogno di più tempo per percepire il fenomeno, altri hanno necessità di migliorare la loro nitidezza visiva.
Quindi basterà effettuare un accurato controllo delle funzioni visive per chiarire questi dubbi.