dislessia


Introduzione: Le saccadi

La saccade è il movimento più frequente effettuato dall’occhio.
Consiste in rapidi movimenti eseguiti per portare la zona di interesse a coincidere con la fovea, regione centrale della retina di massima acuità visiva.

Possono avere traiettorie rettilinee per i movimenti orizzontali, mentre hanno traiettorie curve per quelli verticali e obliqui. La loro massima velocità angolare può raggiungere i 900°/s e la latenza di una saccade è in media di 225 ms; questo vuol dire che tra la comparsa del bersaglio e l’inizio della saccade passano circa 225 ms.

La letteratura è concorde nel ritenere esistente una relazione di tipo causale fra attenzione e saccadi; in altri termini attenzione e movimenti oculari sono tendono ad essere diretti nella stessa posizione.
Osservando gli occhi di una persona immersa nella lettura si nota che i movimenti che essi compiono non sono fluidi ma avanzano lungo le righe del testo compiendo una serie di saccadi rapide, separate da brevi pause di fissazione dalle quali si ricavano le informazioni visive.

Il movimento delle saccadi

Il movimento che ne risulta è quindi un continuo susseguirsi di “stop and go”, che alterna fissazioni (stop) di durata variabile in relazione alla difficoltà del testo, all’età, alla capacità attentiva e alla lunghezza della parola (normalmente da 200-250 ms) e saccadi (go) che durante la lettura spostano gli occhi da sinistra a destra in tempi brevissimi (da 20 a 40 ms).

Durante la fissazione si verifica l’estrazione delle informazioni contenute nel testo; ad ogni saccade lo sguardo avanza di circa 2 gradi, che corrispondono ad uno spazio di circa 7-9 caratteri. In funzione dell’abilità del lettore, le fissazioni e le saccadi possono variare, un lettore veloce infatti, ha generalmente fissazioni più brevi e saccadi più ampie.
Nel corso della lettura i movimenti saccadici eseguiti dagli occhi si possono suddividere in tre tipologie:

  1. saccade progressiva: è il movimento che sposta gli occhi da sinistra a destra seguendo il testo

2. saccade regressiva: è il movimento che gli occhi compiono da destra a sinistra permettendo di riesaminare le parti di testo già lette

3. saccade di ritorno: corrisponde all’ampia saccade che, dal termine della riga, permette il ritorno a capo sulla riga sottostante; è spesso accompagnata da una saccade correttiva per allinearsi al carattere iniziale della riga.

Saccadi e dislessia: lo studio

In questo studio è stata analizzata l’efficienza e la coordinazione dei movimenti saccadici in un campione di bambini con dislessia. Per esaminare la qualità del coordinamento binoculare delle saccadi nei bambini sono state effettuate prove di lettura di parole e prove di fissazione di uno stimolo su schermo a LED.

Il campione era costituito da diciotto bambini con dislessia (età media di 11,2 anni) e 13 bambini non dislessici con uguale media d’età. Le saccadi orizzontali effettuate da entrambi gli occhi sono state registrate con un sistema fotoelettrico (Oculomotor-Bouis).

Saccadi e dislessia: cosa emerge dallo studio?

È stato rilevato che la coordinazione binoculare durante la saccade nei bambini dislessici è peggiore di quella dei bambini non dislessici; la disconiugazione (divergenza durante la saccade e convergenza dopo la saccade) non era, invece, dipendente dalla condizione di dislessia. I bambini dislessici non mostrano il modello stereotipato di disconiugazione; inoltre l’orientamento post-saccadico coniugato dei due occhi è peggiore nei dislessici.

La scarsa qualità di coordinazione binoculare delle saccadi e la deviazione
degli occhi dopo la saccade, indipendentemente dal compito, indica un deficit motorio oculare intrinseco, nei bambini con dislessia. Tale anomalia potrebbe essere legata all’immaturità dei normali meccanismi di apprendimento motorio oculare, attraverso i quali si ottengono coordinazione motoria oculare e una fissazione stabile.

L’apprendimento potrebbe essere basato sull’interazione tra le saccade e i sottosistemi di vergenza. Il cervelletto, ma anche le aree corticali del circuito magnocellulare come la corteccia parietale, potrebbero essere i siti di apprendimento motorio oculare.

Saccadi e dislessia: i risultati

Questo studio conferma come percorsi riabilitativi di tipo visivo, durante i quali si esercitano gli occhi ad effettuare in maniera coordinata movimenti di tipo saccadico siano efficaci a migliorare le prestazioni di lettura in termini di efficienza e velocità; risulterà oltremodo fondamentale esercitare questo tipo di movimenti oculari in bambini con diagnosi di dislessia, nei quali la coordinazione e l’efficienza saccadica è già di partenza ridotta.

Fonte: articolo “Poor binocular coordination of saccades in dyslexic children”
tratto dalla rivista “Graefe’s archive clinical and experimental ophthalmology”,
pubblicato nel 2008.
Gli autori sono Bucci MP, Bremond-Gignac D, Kapoula Z.


In attesa del prossimo post, scopri le altre novità dal blog

E per non perderti tutti i nostri futuri articoli, iscriviti alla newsletter!