Uno dei dubbi più frequenti sulle lenti a contatto, riguarda l’età minima in cui iniziare a portarle. Per molti bambini l’uso dell’occhiale rappresenta un elemento di disagio rispetto ai propri compagni di classe; spesso tendono a toglierlo proprio in quei momenti in cui può risultare più necessario.
I vantaggi delle lenti a contatto per i bambini
Analizziamo quindi insieme quali sono per i bambini i vantaggi nel portare le lenti a contatto.
I vantaggi nell’uso delle lenti a contatto sono molteplici e, oltre a togliere gli occhiali dal naso, consentono una migliore percezione dello spazio; inoltre garantiscono un più accurato riconoscimento delle dimensioni e delle distanze tra sé e gli oggetti.
Questo comporta grandi vantaggi nella coordinazione oculo-manuale e nello sport.
E se la differenza di correzione tra i due occhi supera le 4 diottrie, le lenti a contatto sono l’unico modo per far lavorare insieme i due occhi.
Con gli occhiali si percepiscono differenti dimensioni in relazione alla gradazione delle lenti; il cervello, oltre il limite delle 4 diottrie, non riesce ad unire le due immagini, anche se nitide, proprio per la differente grandezza.
Le lenti a contatto risultano l’unica correzione possibile quando è presente un astigmatismo irregolare; sono regolarmente utilizzate anche nei bambini di pochi mesi operati di cataratta congenita.
Accortezze necessarie
Nonostante i vantaggi siano molti, è comunque necessario ricordare che le lenti a contatto sono un corpo estraneo introdotto nell’occhio e, proprio per questo, l’utilizzo necessita di alcune cautele.
Innanzitutto è importante effettuare un esame oculistico specifico che escluda la presenza di controindicazioni cliniche sull’uso. Ci possono essere situazioni patologiche latenti che non ne consentono l’uso e che potrebbero accentuarsi con la lente a contatto.
Dopo aver ottenuto questo primo nulla osta occorre effettuare uno specifico esame da un contattologo che valuti gli aspetti tecnici dell’applicazione della lente a contatto. Alcuni dei parametri da tenere in considerazione nella valutazione delle lenti sono: curvatura corneale, quantità e tipo di lacrimazione, caratteristiche palpebrali.
Occorre poi un periodo di apprendimento per la gestione delle lenti, dall’inserimento e rimozione fino alla manutenzione.
Infine occorre una programmazione dei controlli nel tempo per verificare che tutto rimanga nella norma.
Quindi, lenti a contatto per i bambini, sì o no?
Se i passaggi illustrati vengono svolti adeguatamente, il problema dell’età minima non si pone e anche bambini della scuola primaria possono utilizzare le lenti a contatto.
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Articolo in collaborazione con www.otticaorlandi.it