Con il termine daltonismo si intende generalmente la cecità ai colori e deriva dal chimico inglese J.Dalton che ne era affetto e che studiò su se stesso questo fenomeno.
In realtà il termine corretto è discromatopsia e comprende varie forme di alterazione nella percezione dei colori.

Per riuscire a creare tutte le combinazioni di colore sono necessari tre colori fondamentali, il rosso, il verde ed il blu. 
Nella retina sono presenti due tipi di recettori i bastoncelli e i coni.
Solo questi ultimi contribuiscono alla percezione del colore.
Infatti esistono tre categorie di coni, ognuno specializzato nel rilevare uno dei colori fondamentali e dalla combinazione della loro risposta noi riusciamo a percepire tutta la gamma cromatica.

In alcune persone uno o più tipologie di coni non funziona.

Quando manca completamente la funzione di una categoria di coni si parla di dicromatismo 

protanopia, cecità per il rosso;
deuteranopia, cecità per  il verde;
tritanopia, cecità per il blu.

Nel caso in cui non si percepisca nessun colore si parla di acromatopsia.

I tricromati anomali sono invece quelle persone che percepiscono tutti i colori ma uno in maniera alterata

protanomalia, per il rosso;
deuteranomalia, per il verde;
tritanomalia, per il blu.

Generalmente queste alterazioni sono su base genetica, anche se alcune malattie retiniche o neurologiche possono provocare discromatopsia.

Nelle forme ereditarie la maggior parte delle persone affette sono maschi perché il gene responsabile si trova sul cromosoma X .

Questo è  uno dei due cromosomi sessuali, insieme con il cromosoma Y e determinano il sesso dell’individuo. Le donne hanno due copie del cromosoma X e quindi la possibilità che i geni per siano entrambi alterati è molto bassa. Nei maschi è presente un solo cromosoma X, quello fornito dalla madre, e se questo porta il gene difettoso la malattia si manifesterà. 

Per questo motivo abbiamo nella popolazione italiana circa l’8% dei maschi affetti contro lo 0,5% delle femmine.

Il momento in cui una persona scopre di non vedere i colori come gli altri è colto da un dubbio atroce (scrivo questo perché anch’io sono in quell’8% con la mia tritanomalia).

Come sarà mai quel colore che io non riesco a percepire?

Bè, sembra sia davvero impossibile riuscire ad  immaginare un colore mai visto. 

Per comprendere meglio gli effetti del daltonismo nella vita quotidiana e i metodi di valutazione, continuate a seguirci; ne parleremo nel prossimo articolo: L’importanza dei colori oggi.


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