Un’innovativa modalità di allenamento visivo per i soggetti con disturbi percettivi che si basa sulla selettiva alterazione dinamica di alcune porzioni del campo visivo
The Role of Central and Peripheral Vision in Expert Decision Making Donghyun Ryu; David L. Mann; Bruce Abernethy; Jamie M. Poolton
Journal of Vision gennaio 2016, Vol. 16, 2. doi: 10.1167 / 16.2.2
Nella vita di tutti i giorni dobbiamo prendere decisioni sulla base di quello che percepiamo nell’ambiente. Dobbiamo scegliere, ad esempio, in che direzione muoverci per svolgere un compito; determinare se una particolare disposizione di oggetti è corretta e bilanciata; posizionare in modo equilibrato gli elementi in una pagina.
Queste sono tutte abilità che richiedono, oltre ad una visione centrale nitida, anche un’analisi delle informazioni periferiche.
Lo scopo di questo studio è stato quello di determinare se l’abilità decisionale nei compiti percettivi-cognitivi potesse essere migliorata usando una tecnica di allenamento che alterasse selettivamente alcune aree del campo visivo.
Sono stati reclutati dei giocatori amatoriali di pallacanestro che hanno eseguito l’allenamento percettivo per 3 giorni.
I soggetti osservavano dei video in cui si alterava ciò che veniva percepito in tre modalità differenti:
• (a) visione centrale nitida e visione periferica sfocata
• (b) visione periferica chiara e quella centrale sfocata
• o (c) visione completa (senza restrizioni)
Per determinare l’area da sfocare si registrava con un eyetracker Eyelink II la direzione di sguardo e un software specifico applicava la distorsione richiesta in tempo reale. Quindi la zona sfocata non era fissa su una zona dello schermo ma adattata alla direzione dello sguardo.
Durante l’allenamento, i partecipanti hanno guardato il video di una fase di una partita di basket e al termine di ogni clip dovevano decidere a quale compagno di squadra il giocatore in possesso di palla dovesse passarla. Un altro gruppo di controllo ha guardato gli stessi video ma senza alterazione.
Gli effetti dell’allenamento sono stati valutati utilizzando test separati di abilità decisionale condotti subito dopo le prove e dopo 2 settimane. L’accuratezza del processo decisionale è stata maggiore nel post-test rispetto al pre-test per tutti e tre i gruppi di intervento rispetto al gruppo di controllo. Ma la cosa più sorprendente è stato scoprire che l’allenamento con visione periferica offuscata è risultato il metodo migliore rispetto agli altri.
Questo allenamento non ha modificato le strategie di ricerca visiva dei partecipanti ma ha modificato le modalità di analisi delle informazioni.
I risultati mostrano che l’addestramento con visione periferica alterata sia una forma molto promettente di stimolazione per migliorare le abilità percettive.